Poste Italiane mette al centro la sicurezza dei cittadini con numerose iniziative, fra queste il nuovo vademecum antifrode in distribuzione negli uffici postali. E proprio grazie alla collaborazione dei clienti che ogni giorno utilizzano i suoi prodotti e servizi garantisce di operare in sicurezza. Rispetto al 2023, infatti, il numero di truffe in ufficio postale è diminuito del 63%, un dato che conferma l’efficacia dell’informazione in contrasto ai tentativi di frode.
La truffa sventata a Trento
Proprio qualche settimana fa l’accortezza ed i buoni consigli del direttore dell’ufficio postale di via Trener a Trento hanno evitato il peggio. Un cliente aveva infatti ricevuto una chiamata da un sedicente “Ufficio Bonifici” che gli chiedeva di effettuare nuovamente una serie di bonifici esteri non andati a buon fine. Il direttore, quando il cliente per telefono gli ha raccontato l’accaduto, insospettito dalla modalità della richiesta ha consigliato al cliente di recarsi presso l’ufficio postale e provvedere al disconoscimento dell’operazioni che aveva effettuato. “Mi ha chiamato un cliente dicendomi che era stato contattato da un “Ufficio Bonifici” per ripetere dei pagamenti esteri non andati a buon fine – racconta il direttore di Trento 1 Danilo Pasqualino - ho subito capito che si trattava di una truffa ed a quel punto ho invitato il cliente a rivolgersi immediatamente all’ufficio postale di Trento Centro, aperto anche alle 5 del pomeriggio, e provvedere al disconoscimento delle operazioni. Il cliente – continua il direttore - a quel punto si è recato all’ufficio postale e grazie all’immediato intervento dei colleghi di piazza Vittoria nello stesso pomeriggio ha potuto annullare i bonifici e recuperare il proprio denaro”. “La chiamiamo dall’Ufficio Bonifici, il suo pagamento non è andato a buon fine la preghiamo di ripeterlo”. Attenzione a queste chiamate che invitano a ripetere dei pagamenti: è la truffa che da qualche tempo avviene via telefono. Il rischio di rimanere coinvolti in una truffa riguarda infatti tutti e non va sottovalutato, anche perché spesso le frodi vengono messe in atto da veri “professionisti” che fanno leva sulla buona fede dei cittadini e utilizzano diversi metodi per ingannare le possibili vittime come, ad esempio, fingere di telefonare per conto di enti pubblici.