Sostenibilità e Poste: a Parla l’iniziativa di riciclo delle scarpe dei postini
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Sostenibilità e Poste: a Parma l’iniziativa di riciclo delle scarpe dei postini

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“Scarpa vecchia fa buon gioco”, le testimonianze della responsabile del CD e di un portalettere di Borgo Val di Taro

Le scarpe dei portalettere di Parma e provincia diventeranno il morbido pavimento antiurto delle aree gioco per i bimbi dell’asilo. Grazie alla creatività e alla coscienza ecologica di alcuni dipendenti di Poste Italiane è nato il progetto “Scarpa vecchia fa buon gioco” per riciclare le calzature ormai dismesse degli addetti del recapito di Poste Italiane e trasformarle in materiale per la pavimentazione antiurto in dotazione ai parchi giochi per bambini. Tutti i sei centri di distribuzione del parmense (Parma Recapito, Pilastro, Fornovo di Taro, Fidenza, Borgo Val di Taro e San Secondo Parmense) partecipano periodicamente alla raccolta delle scarpe dismesse dai portalettere e pronte ad intraprendere una nuova vita per un sistema che a regime porterà al riciclo di oltre 25.000 scarpe ogni anno.

Sostenibilità e impegno sociale

“Sono orgogliosa di contribuire a questa importante iniziativa che va di pari passo con l’innovazione ma soprattutto come contributo per la tutela dell’ambiente dichiara la responsabile del centro di distribuzione di Borgo Val di Taro Monica Ottoboni - Il nostro centro è composto da venti persone e periodicamente ogni volta che uno dei portalettere ha la necessità di nuove calzature perché usurate, ritiro le vecchie e quando ne raccolgo almeno dieci paia spedisco direttamente al centro di distribuzione di Ancona che fa da raccoglitore nazionale per poi essere prelevate e preparate per il nuovo utilizzo. Il nostro centro di distribuzione copre buona parte dei comuni delle Valli del Taro e del Ceno come Bardi, Beceto, Compiano, Albareto – continua la responsabile - sono in gran parte territori di montagna dove i portalettere arrivano a dover consegnare anche ad oltre i mille metri, spesso dovendo parcheggiare l’auto e proseguire a piedi, quindi qui le scarpe in dotazione ne fanno di strada anche sulla neve o pavimenti sconnessi e il loro consumo o rottura è abbastanza frequente, è fondamentale quindi, garantire la tutela delle persone ma nello stesso tempo possono sembrare nuove per andare al macero, quindi ritengo che questa iniziativa sia lodevole ed essendo nonna, oggi quando vado con i miei nipoti al parco giochi e vedo i pavimenti antiurto sono contenta di poter contribuire in minima parte”.

La finalità

È stato calcolato che per 5.500 chilogrammi di calzature saranno realizzati 50 metri quadri di pavimentazione; le prime piastrelle verranno installate negli asili di Roma e Bologna. “Da ottobre 2024 faccio parte della grande squadra di Poste Italiane a tempo indeterminato – dichiara il portalettere del centro di Borgo Val di Taro Erminio Golino - arrivo da Catania e con l’assunzione ho preferito essere inserito nello stesso territorio dove avevo iniziato l’anno prima anche se per chi arriva dal mare il primo impatto nel lavorare con la nebbia o la neve non è semplice ma sono luoghi che mi hanno conquistato. Sono venuto a conoscenza di questa iniziativa quando è terminato il mio primo periodo in Poste e ho dovuto lasciare la mia divisa, tra cui anche le scarpe e ne sono rimasto colpito per il loro riutilizzo pensando a quanto si possa fare per un’economia sempre più verde e devo dire che l’Azienda su questo tema è sempre attenta. Ma la cosa che mi ha colpito di più è che questa iniziativa nasce dalla proposta di un gruppo di miei colleghi. Dunque – conclude il postino– oltre a svolgere un importante ruolo nel nostro servizio quotidiano possiamo anche fare di più, contribuendo alla tutela ambientale con le nostre idee e il nostro lavoro”.