Consumatori: per la festa del papà un giro d’affari di 370 milioni
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Consumatori: per la festa del papà un giro d’affari di 370 milioni

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Il 58% degli italiani celebra con un dono la ricorrenza: si punta soprattutto sulla cultura enogastronomica territoriale

Zeppole, bignè e frittelle di San Giuseppe; ma anche vino, liquori e prodotti alimentari di qualità. Per la Festa del Papà il 58% degli italiani celebra con un dono, per una spesa complessiva stimata di circa 370 milioni di euro. Di cui una parte rilevante sarà destinata ai consumi alimentari: quasi la metà di chi fa un regalo – il 46% - sceglierà infatti un prodotto enogastronomico, a partire dalle specialità regionali e dai dolci della tradizione. È quanto emerge da un sondaggio sulla Festa del Papà condotto su un campione di consumatori tra i 18 e i 65 anni da Ipsos per Fiesa, l’associazione delle imprese del commercio alimentare di Confesercenti.

 

Il giro d’affari

Secondo le stime di Fiesa Confesercenti, circa 130 milioni dei complessivi 370 milioni di euro di spesa previsti per la Festa del Papà saranno destinati ai consumi alimentari. La festa è piuttosto sentita soprattutto nelle regioni del Centro e del Sud, dove la quota di chi farà un dono al proprio papà sale al 61 e al 60%, contro il 55% del Nord. A comprare un regalo saranno, comprensibilmente, soprattutto i giovani tra i 18 e i 34 anni (71%). San Giuseppe è particolarmente rilevante per le imprese della distribuzione alimentare: la festa è infatti caratterizzata dal legame con la cultura enogastronomica territoriale, e rappresenta il culmine della produzione primaverile di pasticceria e dolci. E se il 24% sceglierà vini o specialità alimentari di qualità per il proprio dono, il 22% si orienterà invece sulle tante delizie previste dalla tradizione della regione o della città di appartenenza: dalle già citate zeppole campane ai bignè di San Giuseppe, in uso a Roma e nel Lazio.

 

La scelta dei regali

Senza dimenticare le frittelle di riso toscane ed umbre o la sfincia siciliana, i gramolini di Galliate e le raviole emiliano-romagnole. Tra i regali “non alimentari”, invece, si segnalano abbigliamento e accessori, scelti dal 18%, con la tradizionale cravatta in cima alle preferenze. Non mancano però i gadget elettronici: li sceglie il 12%, quota che raggiunge il 16% tra i giovani tra 18 e 34 anni. Ugualmente popolari profumi e prodotti cosmetici (indicati dal 12%), mentre il 6% - l'8% a nord - si orienterà su un libro.