Truffe agli anziani: protocollo tra Poste Italiane e Viminale per difendere i cittadini più vulnerabili
Cybersecurity e Sicurezza Informatica

Truffe agli anziani: protocollo tra Poste Italiane e Viminale per difendere i cittadini più vulnerabili

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Il Ministro dell’Interno Matteo Piantedosi e la Presidente di Poste Italiane firmano un protocollo contro le truffe agli anziani

Rafforzare la rete di protezione delle persone più deboli è l’obiettivo del protocollo firmato al Viminale dal Ministro dell’Interno Matteo Piantedosi con la Presidente di Poste Italiane Silvia Maria Rovere. La collaborazione tra Poste Italiane e istituzioni mette in campo una nuova strategia di prevenzione e contrasto delle truffe con un doppio livello di intervento: territoriale, con tavoli di coordinamento regionale, e nazionale

L’impegno di Poste contro le truffe

Le truffe ai danni degli anziani prevedono raggiri sempre più sofisticati che prendono di mira la fiducia di chi è meno abituato alle nuove tecnologie. Un fronte sul quale Poste Italiane è da sempre in prima linea, come sottolinea la Presidente Silvia Maria Rovere. “Da sempre – sottolinea la Presidente – dedichiamo grande attenzione alle fasce più fragili della popolazione, esposte a truffe e situazioni pericolose che possono avvenire sul territorio dove noi siamo presenti in maniera capillare. Proteggiamo i nostri clienti anziani e fragili – prosegue Rovere – quando devono operare all'interno dei nostri uffici o negli ATM. Purtroppo, oggi i rischi non arrivano soltanto sul piano fisico ma sempre più frequenti sono le truffe informatiche o attraverso altre tecnologie”.

La collaborazione con il Viminale

Nel contrasto alle truffe, a tutela dell’interesse pubblico, Poste italiane può contare, oltre che sulla presenza capillare sul territorio, anche sulla professionalità dei suoi dipendenti. Secondo il Ministro dell’Interno Matteo Piantedosi, la partecipazione delle grandi aziende nella prevenzione alle truffe “attua il principio costituzionale del valore sociale dell’attività di impresa”. Piantedosi ha ricordato la collaborazione del Viminale con Poste nella semplificazione delle procedure sul rilascio dei passaporti e ha sottolineato: “Oggi abbiamo firmato un protocollo che aggiunge qualcosa in più: chiediamo a un grande soggetto come Poste Italiane, che è un grande valore sociale, un aiuto alle attività del Ministero dell’Interno di tutela ai soggetti vulnerabili per preservarli di fronte alle truffe e a quelle situazioni che troppo spesso si verificano”.