“L’80% dei nostri investimenti va in tecnologia: 8 anni fa ci siamo interrogati su quali sarebbero diventati i grandi trend del futuro e ovviamente li abbiamo trovati nell’e-commerce, nel mercato dei pagamenti, nei servizi digitali. Però non abbiamo rinunciato a ciò che per decenni ci ha caratterizzato: abbiamo mantenuto stabile il numero degli uffici postali, a 13 mila, aggiungendo servizi. Così come non abbiamo eliminato la consegna della posta, che altri Paesi hanno già abolito: dei nostri 120 mila dipendenti, la metà si occupa ancora del servizio postale universale, anche se siamo a una media di una corrispondenza ogni 11 giorni per persona”. Il Corriere della Sera dedica un lungo articolo all’intervento di Matteo Del Fante, Amministratore delegato di Poste Italiane, durante la serata di anteprima di Pact4Future, l’evento del Corriere della Sera e dell’Università Bocconi che si terrà dal 25 al 27 marzo per parlare di come costruire un futuro più giusto, equo e sostenibile attorno a tre concetti chiave: People, Purpose e Planet.
Del Fante e la trasformazione di Poste
Del Fante ha raccontato come un’azienda “storica” sia stata capace di rinnovarsi senza dimenticare le persone. “Ci siamo accorti che se fossimo rimasti ancorati all’ufficio postale non avremmo colto molte opportunità – riporta il Corriere – Quindi abbiamo sia puntato sull’innovazione, con investimenti in ricerca e sviluppo, sia consentito alle 120mila persone che lavorano per noi di acquisire nuove competenze, soprattutto in tecnologia”. E così Poste Italiane è diventata il primo utilizzatore di cloud del Paese e ha puntato sullo Spid, rendendo per diversi anni gratuita l’attivazione, “decisione che ci ha fatto rinunciare a circa 300 milioni di euro, ma presa perché convinti che il servizio fosse un bene pubblico”, sottolinea Del Fante. Un cambiamento così importante non avviene solo investendo, ma convincendo le persone che l’obiettivo è possibile. “Abbiamo dato un ‘purpose’ ai nostri dipendenti: perché se spieghi che l’azienda sta andando in una determinata direzione e li convinci che hanno un ruolo attivo nella realizzazione di un progetto, allora sarà più semplice raggiungere gli obiettivi che ti sei posto”.
